Inattivi in Italia: oltre tre milioni

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Sono quasi 3 milioni le persone che nel 2011 hanno perso la voglia di cercare un impiego, evidenziando un dato in crescita del 4,8% rispetto all’anno precedente.

Coloro che vorrebbero lavorare ma ormai non cercano più, sono in Italia il triplo rispetto alla media dell’Europa: il 12,1% contro il 4,6%.

Entrando nel dettaglio, si trovano nel nostro paese circa un terzo dei circa 8,6 milioni di soggetti, che nei paesi dell’Unione europea dichiarano di non cercare lavoro ma di essere disponibili a lavorare.

I disoccupati sono invece in tutto 2,1 milioni, ovvero l’8,4% del totale della forza lavoro.

Cresce anche il numero dei giovani di età compresa tra i 15 ed i 24 anni, che non cercano lavoro ma vorrebbero trovarlo: sono il 33,9%.

Complessivamente il 42,6%, ossia circa 1,2 milioni, ha dichiarato di aver rinunciato a cercare un posto di lavoro perchè è convinta di non trovarlo.

Se sommiamo le forze di lavoro potenziali al totale dei disoccupati, in Italia sono cinque milioni le persone che potrebbero essere impiegate nel processo produttivo del paese.

Nel frattempo non arrivano segnali incoraggianti dall’industriaa febbraio crollano gli ordinativi, che registrano una flessione del 2,5%, ed un calo del 13,2% su base annua: il dato peggiore dall’ottobre del 2009.