Tobin Tax tassa sulle transazioni finanziarie

Autore:
Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile

robin-hood-tobin-taxPeriodo di riforme finanziarie, ma soprattutto periodo di tasse … e quante tasse.

Questa volta si punta alla sfera dei mercati valutari con la proposta di introduzione della cosiddetta Tobin Tax, una tassa che va a colpire il mercato delle transazioni finanziarie, tra cui le speculazioni a breve termine, forex e stock option.

La Tobin Tax, derivante dal nome del premio Nobel nel 1981,  Tobin James docente economista  ed ex insegnante del nostro Premier, che la propose nel 1972, trova i consensi del cancelliere tedesco Merkel e del premier francese Sarkozy, ma anche una nutrita schiera di oppositori tra cui Lega o Pdl (per quanto riguarda l’Italia), Inglesi ed Olandesi, ma anche Giapponesi.

Infatti, secondo questi, la Tobin Tax potrebbe essere ragionevolmente instaurata solo se applicata nei mercati a livello globale. In assenza di questo presupposto, tale tassa, porterebbe soltanto ad un allontanamento dei capitali e delle transazioni dai mercati che andrebbero ad applicare tale aliquota.

E non a caso il Regno Unito, definisce ha prontamente ribattezzato questa tassa in Robin Hood Tax, evidenziando che questa imposta, se applicata, non farà altro che muovere i flussi di denaro verso mercati più vantaggiosi, quali quello americano ed asiatico.

Del resto un esperimento simile è già stato fatto dal Governo Svedese nel 1984 con l’introduzione di un’aliquota dello 0,5%«Gli svedesi ci hanno provato nel 1984, con un prelievo dello 0,5% sugli acquisti di titoli azionari e alle stock option, ma i risultati furono deludenti e l’imposta venne abolita nel 1992.

L’introduzione di questa tassa, azzerando per un attimo i problemi derivanti dal cambio dei mercati da parte degli investitori, cosa realizzabile solo in regime globale di applicazione, porterebbe un flusso di cassa che lo stato potrebbe utilizzare per lo sgravio fiscale sulle famiglie.

Cosa ne pensate?